
MANICBURG“HARNESS (WITH WOODEN HIPS)” UN MEA CULPA A RETI UNIFICATE I Manicburg lanciano il nuovo singolo “Harness (with wooden hips)”: una new wave malinconica e stratificata, in cui melodie ballabili e leggerezza apparente mascherano testi duri e profondamente introspettivi.Il brano, un mid-tempo dalle sfumature nostalgiche, si apre con un gioco elegante tra chitarre liquide e synth, su armonie cangianti che definiscono il DNA sonoro della band. Una versione acustica del pezzo era già apparsa nel disco d’esordio omonimo dei Manicburg, uscito nel 2024, ma oggi “Harness” torna in una veste elettrica più complessa e tagliente.A completare il progetto, il videoclip ufficiale – per la prima volta con tutti i membri della band – porta in scena un’idea tanto semplice quanto efficace: una finta diretta TV dal titolo Manic News, con Porto nel ruolo di inviato da Washington Heights e il batterista Alvaro “Varo” Barahona nei panni di un impeccabile anchorman da studio. Il risultato è un’alternanza ironica tra il nonsense televisivo e la profondità emotiva del testo.Dietro alle immagini, tra le parole di una diretta, una non meglio identificata “breaking news” nei pressi del George Washington Bridge, si nasconde una storia di relazione al capolinea, tra senso di colpa, autoanalisi e perdita d’identità:Un mea culpa a reti unificate, in cui l’autore riconosce l’inerzia come causa della fine del rapporto.Le riprese a New York sono firmate dal fotografo Robert Presutti, mentre la parte in studio – realizzata in Costa Rica – porta la firma dello stesso Barahona.“Harness (with wooden hips)” è un puzzle estetico per veri cultori del genere, che si divertiranno a individuare i numerosi omaggi nascosti – musicali e visivi – disseminati nel brano.MANICBURG nasce nella parte nord di Manhattan, inizialmente dall’unione dei mondi musicali di Luigi Porto e Ray Lustig, ed in seguito diventa un quintetto: la band dal vivo include il batterista °Varo° Barahona, nativo del Costa Rica, il bassista messicano Daniel Espinoza ed il chitarrista Rob Salmon. Con una palette sonica che coagula il post-punk moderno, il dream pop e l’art-rock, con riferimenti che vanno dai “muri di suono” anni Novanta alla la psichedelia weird anni Sessanta, la band si è finora esibita nei locali di New York e del nordest degli USA in spettacoli dal piglio enigmatico ispirati ad oscuri rituali pubblici dell’America ottocentesca, con Lustig nei panni del suo alter ego il “public lecturer” Theobald Lucius Wainsborough III nella fittizia cittadina del New England Manicburg-on-Hudson. |
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