
Chiara DynysPrivate Atlas a cura di Alessandro Castiglioni Dal 15 gennaio 2025 al 6 gennaio 202612 installazioni in 12 mesi Un progetto espositivo annuale dal taglio antologicoarticolato in dodici episodi suddivisi in tre capitoli tematici. Terzo capitoloViaggio in Italiada settembre 2025 a gennaio 20264 installazioni BUILDING BOXvia Monte di Pietà 23, 20121 Milano visibile 24/7building-galllery.com Chiara Dynys, Versus, 2024rope led, plexiglass, fusione di metacrilato e serigrafia, 65 x 85 x 12 cmph. Studio Chiara DynysCourtesy Archivio Chiara Dynys Da settembre 2025 a gennaio 2026,BUILDING BOX presenta Viaggio in Italia, il terzo e ultimo capitolo di Private Atlas, un progetto espositivo annuale, dal taglio antologico, dell’artista Chiara Dynys, articolato in dodici episodi, a cura di Alessandro Castiglioni, che si sviluppa nel corso del 2025, fino al 6 gennaio 2026. Private Atlas, concepito come un atlante privato, si articola in tre macro-capitoli intitolati La disseminazione della memoria, Attraversamenti e Viaggio in Italia, che presentano a cadenza mensile, opere storiche e nuove produzioni dell’artista con allestimenti site-specific pensati appositamente per lo spazio di BUILDING BOX.Il primo capitolo, La disseminazione della memoria (da gennaio ad aprile 2025), ha raccolto opere in cui lo spazio, atomizzato e frammentato, raccontavano le relazioni con le forme della cultura occidentale in un costante dialogo con la propria identità. Il secondo capitolo, Attraversamenti (da maggio ad agosto 2025), guarda ad una delle questioni centrali nell’opera dell’artista: la soglia, intesa come luogo, come limite, nella sua materialità e immaterialità. Il terzo capitolo, Viaggio in Italia (da settembre 2025 a gennaio 2026), citando il celebre capolavoro di Rossellini, si interroga sugli immaginari filmici, sul rapporto con l’antico, il classico, ma anche sulla cultura popolare e vernacolare. Questi racconti, come in un caleidoscopio – altra forma-archetipo cara all’artista, suggerisce Castiglioni – si intrecciano tra loro, accostando immagini e immaginari, in una continuità circolare, lunga un anno, che consegna una lettura storico critica inedita dell’opera di Chiara Dynys.Con Private Atlas, per la prima volta BUILDING BOX dedica una mostra monografica della durata di un anno a un’unica artista, Chiara Dynys – rappresentata da BUILDING – proponendo dodici diversi allestimenti pensati appositamente per lo spazio espositivo che si affaccia su via Monte di Pietà 23, Milano.È una mostra personale diffusa nel tempo, un progetto sperimentale che ripercorre i trentacinque anni di ricerca e attività dell’artista. Il progetto espositivo rappresenta un viaggio composto da una serie di appuntamenti che svelano e pongono l’attenzione su alcuni aspetti poetici dell’opera dell’artista, attraversando la sua biografia, le sue ossessioni e la sua ricerca. Come osserva il curatore Alessandro Castiglioni, la mostra si presenta come: “una geografia storica, ma anche emotiva dell’opera di Chiara Dynys”. Capitolo III – Viaggio in Italia settembre 2025 – gennaio 2026 Testi di Alessandro Castiglioni Il terzo capitolo della mostra Private Atlas, con le sue quattro installazioni per BUILDING BOX, mette in luce un’ideale conversazione tra l’artista, la storia dell’arte e le storie personali che la costellano, in una serie di intrecci e sovrapposizioni inaspettate seminali. Il passato per l’artista è, infatti, materia viva che spesso si plasma in una futuribilità in cui l’eterno ritorno non è altro che una delle opzioni possibili. Troviamo così incontri sorprendenti tra passati possibili e presenti ancora da esplorare: immagini e riferimenti al classicismo dialogano con superfici metalliche, riferimenti barocchi con sperimentali materie plastiche. Viaggio in Italia è anche un viaggio verso l’interno, tra le pieghe della biografia di Chiara Dynys e di ciascun spettatore, come nel capolavoro di Roberto Rossellini, in cui gli immaginari della tradizione vernacolare, della storia dell’arte convivono con riferimenti alla poesia, all’uso della parola e di figure retoriche come la metafora e la metonimia. Si potrebbe, infine, sinteticamente constatare come le ultime quattro opere di Private Atlas affrontino altrettante questioni di carattere storico e teorico, tutte significative all’interno della pratica di Dynys: Canova e il classicismo per la prima opera; la parola, il libro e più in generale il rapporto tra linguaggio e immagine nel secondo e terzo appuntamento; il barocco e la cultura popolare nella grande installazione che chiude l’intero progetto: un memento mori anche se, in fondo, “è del poeta il fin la meraviglia”. ![]() Chiara Dynys, La Blancheur, 2020/2024 Installation view, Reggia Contemporanea, 2022, Villa Reale, Monza, Italiaph. Bepi Ghiotti Courtesy Archivio Chiara Dynys Calendario installazioni: 9/12.4 settembre – 30 settembre 2025 Chiara DynysVersus2024rope led, plexiglass, fusione di metacrilato e serigrafiainstallazione di quattro opere65 x 85 x 12 cm ciascuno Sul finire degli anni Novanta Chiara Dynys inizia a inserire la parola all’interno delle proprie opere, avviando un lavoro che pone la sua poetica in continuità con molteplici ricerche di carattere concettuale e che, in modo ininterrotto, porta avanti da oltre venticinque anni. In diverse occasioni questa riflessione sulla parola analizza i sistemi di comunicazione della nostra società, come per esempio il rapporto tra ipervisibilità ed effettiva capacità di comunicare un messaggio. Versus (2024), prima opera di Viaggio in Italia, riprendendo gli accecanti colori elettrici caratteristici di una metropoli illuminata, utilizza l’ironia e il gioco, nonché l’evocazione dell’antico tramite l’uso del latino, per lanciare messaggi contraddittori che, elidendosi, confermano le teorie di Marshall McLuhan: il medium è il messaggio. 10/12.1° ottobre – 28 ottobre 2025Chiara DynysLa Blancheur2020/2024stampa fotografica, specchio, cristallo ultralight, legnoinstallazione composta da cinque opere34 x 32 x 11 cm36,5 x 31,5 x 11 cm36,5 x 32,5 x 12 cm35,5 x 33 x 12 cm30,5 x 35 x 11 cm Con il titolo La Blancheur, Chiara Dynys identifica una serie di opere che si inseriscono in un percorso di ricerca dedicato al dialogo tra presente e passato, dove il rapporto con l’antico è protagonista e di cui la più rilevante è la grande installazione permanente realizzata per la Reggia di Monza nel 2022. L’installazione realizzata appositamente per Private Atlas, si presenta come una serie di cinque piccole architetture, disseminate nello spazio espositivo e in continuità con le articolazioni caratteristiche della ricerca ambientale di Dynys. Immagini scattate dall’artista stessa in diverse istituzioni che ospitano opere di Antonio Canova – dalla Pinacoteca di Brera al Museo Correr a Fondazione Magnani Rocca – riprendono particolari che, attraverso la moltiplicazione spaziale generata da superfici specchianti, costruiscono una sorta di piccola “cabina del tempo canoviana”. Immersa nel bianco ciascuna micro-architettura è un viaggio nel tempo alla ricerca di una bellezza e di una perfezione ideale. 11/12.29 ottobre – 26 novembre 2025Chiara DynysTutto (Attack – Defend)2022fusione di metacrilato colorato40 × 65 × 10 cm Tutto (Shame – Honor)2022fusione di metacrilato colorato40 × 65 × 10 cm Tutto – Serie Love (Love – Hatred)2023fusione di metacrilato colorato40 × 65 × 5,5 cm Tutto – Serie Love (Love – Own) 2023fusione di metacrilato colorato40 × 65 × 5,5 cm Per il terzo appuntamento dell’ultimo capitolo di Private Atlas troviamo un’installazione in cui, non privi di una certa sacralità profana, due libri della serie “Tutto” si pongono questioni etiche e due più piccoli, quasi dei quaderni, della serie “Love” investigano le emozioni. In particolare, in queste due ultime opere emerge una dimensione privata, legata all’universo di emozioni in conflitto e la cui relazione interroga il nostro rapporto con la cultura e con la scoperta del sé, in una dimensione cromatica e concettuale. L’“oggetto libro” è un elemento fondamentale nell’universo visivo di Chiara Dynys. Molti libri appaiono, in forme diverse, nelle installazioni dell’artista. Tra queste spiccano questi i preziosi volumi in metacrilato – tra le sue opere più celebri – che, come congelati in eterno su un’apertura centrale, presentano in rilievo, due termini in opposizione. 12/12.27 novembre 2025 – 6 gennaio 2026Chiara DynysPresepe2023terracotta smaltata a fuoco16 elementi di dimensioni variabili La poetica di Chiara Dynys affonda molte delle proprie radici nella storia del cinema. Tra i film più influenti nel percorso dell’artista vi è Viaggio in Italia di Roberto Rossellini, che dà anche titolo al terzo capitolo del progetto Private Atlas. Con una sorta di attitudine psico-geografica, l’artista spesso viaggia alla scoperta di Napoli e Presepe (2023) è frutto di una delle sue ricerche. L’opera è stata realizzata nella capitale partenopea, rielaborando un’opera del 2001 chiamata Delitto Perfetto (2001). L’installazione presenta 16 sculture in terracotta che raffigurano un presepe imperfetto: la tradizione napoletana, sospesa tra fascino barocco e devozione vernacolare, perde la connotazione puramente religiosa e, nel lento processo di scioglimento di ciascun personaggio, parla di una condizione esistenziale individuale, un viaggio verticale all’interno di sé stessi, proprio come Ingrid Bergman – Katherine Joyce – nel capolavoro rosselliniano. ![]() Chiara Dynys, Tutto (Shame – Honor), 2022fusione di metacrilato colorato, 40 x 65 x 10 cmph. Studio Chiara DynysCourtesy Archivio Chiara Dynys ![]() Chiara Dynys, Presepe, 2023Installation view, Presepe, 2023, Casamadre Arte Contemporanea, Napoli, Italiaph. Martin DevrientCourtesy Archivio Chiara Dynys |
L’artistaChiara Dynys è una delle più importanti artiste italiane contemporanee. Il suo lavoro è studiato e presentato da molte istituzioni italiane e internazionali. Tra i musei italiani che hanno ospitato le sue opere figurano il MART, Rovereto (2005-2011); il Museo del Novecento, Milano (2012); la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma (2013); il Museo Correr, Venezia (2019); Villa e Collezione Panza, Varese (2009-2021); il MA*GA, Gallarate (2022); Ca’ Pesaro, Museo Internazionale d’Arte Moderna, Venezia (2024). La partecipazione di Dynys a mostre dedicate all’arte del XX e XXI secolo ha fatto sì che il suo lavoro diventasse un punto di riferimento per gli studi sul rapporto tra spazio e luce, sull’installazione e sui linguaggi visivi concettuali. Tra queste mostre ricordiamo Aspectos da Pintura Italiana: do Após- Guerra aos Nossos Dias, Museu Nacional de Belas Artes, Rio de Janeiro e Museu de Arte, São Paulo (1989); WHERE? L’identité ailleurs que dans l’identification, Musée d’art moderne de Saint-Étienne (1992); The Shape of the World, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano (2000); Light Art from Artificial Light, ZKM | Museum für Neue Kunst, Karlsruhe (2006); La parola nell’arte, MART, Rovereto (2007); 7th International Moscow Biennale, Arkhangelskoye Palace, Mosca (2017); e Soundlines of Contemporary Art, ICAE Armenia, Yerevan (2018). Tra le istituzioni internazionali che hanno ospitato le opere di Chiara Dynys figurano il Centre d’Art Contemporain, Ginevra (1996); Centre international d’art contemporain, Montréal (1997); Städtische Galerie, Stoccarda (1999); Museo cantonale, Lugano (2001-15); Quadriennale di Roma (1986-2005); Kunstmuseum Museum, Bochum (2003); Kunstmuseum, Bonn (2004); Wolfsberg Executive Development Centre, Wolfsberg (2005); MASI – Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano (2018). Il suo lavoro è stato pubblicato a livello internazionale da editori come Skira, Allemandi, Electa, E-Flux. Nel 2024 il suo lavoro è stato incluso nel libro Environments by Women Artists pubblicato da Quodlibet e dal MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma. Il curatore Alessandro Castiglioni è Vicedirettore e Conservatore Senior del Museo MA*GA di Gallarate. È docente di Storia e Critica del Design e Linguaggi Multimediali presso Istituto Marangoni, Milano. Come curatore ha lavorato per diverse istituzioni tra cui: Ca’ Pesaro, Venezia; Galleria Nazionale, San Marino; Istituto Italiano di Cultura di Londra; Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova; MCA, Valletta; National Gallery of Iceland, Reykjavik. Nel 2019 è stato co-curatore con Emma Zanella del Padiglione San Marino in occasione della 58° Esposizione Internazionale d’Arte, La Biennale di Venezia.Dal 2014 co-dirige con Simone Frangi A Natural Oasis? un progetto di formazione e ricerca promosso da BJCEM e ospitato da istituzioni come: Garrison Library, Gibilterra; National Art Gallery of Albania, Tirana; Nottingham Contemporary, Nottingham. Con Simone Frangi è stato inoltre Senior Curator di School of Waters – Mediterranea 19, San Marino.Tra 2022 e 2023 lavora a progetti di ricerca per il MUSE, Museo delle Scienze, Trento e Castello Gamba, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea della Valle d’Aosta. È attualmente membro del comitato scientifico di DE.a.RE, progetto di ricerca di BJCEM supportato da Creative Europe. Tra le sue pubblicazioni: Teorie dei Climi (Postmedia Books, 2023); Chiara Dynys and the filmic imaginary (Skira, 2022); Kerouac Beat Painting (Skira, 2017), Urban Mining (Corraini, 2016); The Voices of the Sirens (Mousse Publishing, 2015); Subjective Maps / Disappearance (Mousse Publishing 2013). BUILDING è un progetto dedicato all’arte nelle sue più varie forme di espressione situato nel centro di Milano. Nata nel 2017 dalla visione di Moshe Tabibnia, BUILDING è incentrata su una ricerca artistica, storica e contemporanea, volta verso una nuova idea di galleria d’arte, in cui cultura e mercato avanzano paralleli. BUILDING si presenta come una costellazione composta da diversi spazi e progettualità, in cui giovani protagonisti della scena internazionale, artisti affermati e storicizzati, così come artigiani e designer si incontrano in un’ottica di scambio intergenerazionale e sconfinamento di discipline, mirando ad una costante sperimentazione e creazione di cultura. In questa visione si inseriscono inoltre: BUILDING BOX, un progetto espositivo annuale situato all’interno di una delle vetrine di BUILDING, fruibile dall’esterno 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che ospita a cadenza mensile opere legate tra loro da un fil rouge temporale; BUILDING TERZO PIANO, uno spazio che nasce dal desiderio di esplorare la creatività in tutte le sue sfaccettature e la cui identità si svilupperà nel tempo seguendo una programmazione indipendente. BUILDING BOX BUILDING BOX, è un progetto espositivo inaugurato nel settembre 2018, situato in due delle vetrine di BUILDING affacciate su via Monte di Pietà. Attraverso la sua collocazione – compresa all’interno della galleria ma fruibile solamente dall’esterno, 24 ore su 24, 7 giorni su 7 – BUILDING BOX riflette l’obiettivo per cui è stato creato: costruire uno spazio espositivo caratterizzato da un progetto annuale, indipendente rispetto alle programmazioni delle altre mostre presentate in BUILDING durante l’anno. BUILDING BOX è un luogo che si basa su un’estensione temporale annuale ove le opere sono legate fra loro da un fil rouge che si svilupperà nel tempo, invece che nello spazio: un tempo continuo, presente, ripetuto, che amplia e dilata le possibilità e le varianti espositive che BUILDING è in grado di offrire. Queste vetrine ospitano, a cadenza annuale, diverse opere di artisti e designer, cicli di mostre che presentano sia collettive di artisti, sia esposizioni personali di un singolo, artista presentate in 12 mesi. BUILDING BOX propone progetti temporanei, offrendo un approfondimento di tipo curatoriale su molteplici tematiche artistiche. MOSTRE IN CORSO BUILDING GALLERYTransitum di Fabrizio Cotognini a cura di Marina DacciFino al 19 luglio, BUILDING GALLERYFino al 14 settembre, Museo Bagatti Valsecchi BUILDING BOX Private Atlas, Chiara Dynysa cura di Alessandro Castiglioni15 gennaio 2025 – 6 gennaio 2026 BUILDING TERZO PIANORoger Ballen. Spirits and SpacesFino al 12 luglio 2025 MOSTRE IN PROGRAMMA BUILDING GALLERYLjubodrag Andric. Spazi, soglie, lucia cura di Francesco Tedeschi Fino all’8 settembre 2025, Palazzo Cini. La Galleria, Venezia – I CAPITOLODal 10 settembre al 18 ottobre, BUILDING GALLERY, Milano – II CAPITOLO Opening: martedì 9 settembre 2025, dalle 17.00 alle 20.30 |