
Dal 19 settembre al 2 novembre 2025 il MUDEC di Milano presenta con Deutsche Bank e in collaborazione con 24 ORE Cultura la mostra Borrowed Light dell’artista indiana Rohini Devasher, vincitrice nel 2024 del prestigioso premio internazionale “Artist of the Year” che la Banca dedica all’arte contemporanea. La mostra è a cura di Britta Färber, Global Head of Art & Culture di Deutsche Bank, e rappresenta la prima mostra personale dell’artista in una istituzione italiana. Per il quarto anno consecutivo il premio “Artist of the Year” torna al MUDEC di Milano consolidando la significativa collaborazione tra Deutsche Bank e 24 ORE Cultura nata nel 2022 e fondata su una comune attenzione verso i linguaggi e i temi del contemporaneo. Per avvicinare un pubblico sempre più ampio ai principali temi e metodi della pratica artistica di Rohini Devasher, la mostra Borrowed Light è accompagnata da un ricco palinsesto culturale prodotto da Deutsche Bank e incentrato sui temi dell’osservazione e della percezione, che conta una serie di attività gratuite rivolte alle famiglie e al pubblico delle scuole secondarie di secondo grado e delle università, fra cui visite guidate interattive e laboratori esperienziali. Il programma culturale prenderà il via venerdì 19 settembre alle ore 18.30 nell’Auditorium del MUDEC con un Artist Talk in cui Rohini Devasher, in dialogo con la curatrice Britta Färber, condividerà con il pubblico gli aspetti più rilevanti del suo lavoro. Dal 2010, ogni anno Deutsche Bank assegna il premio “Artist of the Year” ad artiste e artisti emergenti di tutto il mondo che creano opere di rilevanza anche sociale e sviluppano nuove prospettive sul presente. Anziché un premio in denaro, Deutsche Bank mette a disposizione degli Artists of the Year una piattaforma internazionale di visibilità, che comprende una mostra personale corredata da un catalogo e l’acquisizione di alcune opere per la Deutsche Bank Collection, una delle più importanti collezioni corporate a livello internazionale, nata nel 1980. La mostra personale dell’“Artist of the Year” inaugura tradizionalmente al PalaisPopulaire di Berlino, lo spazio di Deutsche Bank dedicato all’arte e alla cultura, per poi essere presentata in altre istituzioni nel mondo. Per il 2024 l’“Artist of the Year” è Rohini Devasher (Nuova Delhi, 1978), prima artista indiana a ricevere questo riconoscimento, selezionata su proposta di Stephanie Rosenthal, Direttrice del Guggenheim Abu Dhabi Project.Astronoma amatoriale oltre che artista, da anni porta avanti una pratica di ricerca che esplora le intersezioni tra arte, scienza e filosofia, sviluppando progetti che mettono in dialogo cultura visiva, tecnologia e sapere scientifico. Grazie al suo approccio interdisciplinare e all’integrazione dei linguaggi dell’arte contemporanea nella vita quotidiana, le opere di Rohini Devasher si rivelano profondamente attuali, in piena sintonia con l’identità e i valori della collezione di Deutsche Bank. ![]() Rohini Devasher, Borrowed Light, 2024 PalaisPopulaire – Berlino (installation view)© Courtesy l’artista e Deutsche Bank Collection Photo: Mathias Schormann |
Centrale nel suo lavoro è l’osservazione del cielo: un gesto antico e universale che Devasher indaga sia dal punto di vista scientifico – attraverso strumenti e dati – sia come esperienza culturale e filosofica, secondo una prospettiva radicata nella tradizione indiana. Per realizzare le sue opere l’artista collabora con astronomi, fisici, osservatori internazionali e istituzioni scientifiche dove svolge anche residenze artistiche – le ultime nel 2023 al CERN di Ginevra, l’organizzazione europea per la ricerca nucleare, e all’International Centre for Theoretical Sciences (ICTS-TIFR) a Bangalore. Devasher non si interessa solo allo sguardo rivolto verso il cielo: è affascinata dalle narrazioni, dalle storie delle persone la cui vita è stata trasformata dal cielo stellato – anche attraverso più generazioni – oltre che dalle forme e le modalità di interazione che scaturiscono dalle loro osservazioni, dalle tecnologie e dagli strumenti utilizzati, dalle ideologie e dai miti che plasmano osservazioni e percezioni. Questa lunga ricerca, insieme ai temi e alle domande che la animano, confluisce nella mostra Borrowed Light, che mette in primo piano il suo impegno di lunga durata nel campo dell’astronomia, dove la luce svolge un ruolo fondamentale non solo come fenomeno fisico ma come una vera e propria traccia visibile del tempo che scorre. Non a caso il titolo prende spunto da un termine architettonico che indica la luce riflessa, o “presa in prestito”, da uno spazio adiacente per illuminare un ambiente altrimenti buio. Questa immagine diventa il punto di partenza per riflettere su alcuni temi centrali del lavoro dell’artista come l’impermanenza, la luce e il tempo, ma anche sulla conoscenza: su ciò che arriva a noi per riflesso da altre culture, epoche o strumenti. Borrowed Light evoca anche una riflessione più ampia sulla prospettiva da cui osserviamo il cielo: ogni osservazione è situata, condizionata dal contesto geografico, culturale, linguistico e ideologico di chi guarda. Per introdurre il pubblico a queste tematiche di natura sia filosofica che scientifica, il progetto espositivo si apre con una selezione di letture proposte da Devasher, accompagnate dall’ascolto dell’audio Reading the stars. Questo momento iniziale invita a immergersi nel pensiero dell’artista e offre una chiave d’accesso per l’intero percorso espositivo, che comprende installazioni video e opere a parete realizzate su carta e lastra di rame. L’allestimento è pensato per evocare lo spazio cosmico all’interno degli ambienti di MUDEC Photo: pareti scure e luce attenuata richiamano l’oscurità dell’universo, mentre un intervento murale site-specific collega visivamente le opere tra loro creando una sorta di costellazione visiva. ![]() Rohini Devasher, One Hundred Thousand Suns, 2023 PalaisPopulaire – Berlino (installation view)© Courtesy l’artista e Gallery Wendi Norris, San FranciscoPhoto: Mathias Schormann Al centro della mostra si trova l’installazione video One Hundred Thousand Suns del 2023, un’opera a quattro canali che si basa su oltre 150.000 immagini solari catturate in un secolo all’Osservatorio Solare di Kodaikanal, in India. Utilizzando materiali d’archivio, immagini NASA e dati personali, questo lavoro traccia l’evoluzione dell’osservazione solare, dalle prime macchie solari disegnate a mano su carta, alla fotografia su lastre di vetro e ai dataset dell’era spaziale, fino alle collezioni di dati raccolti dall’artista stessa. L’opera mette in evidenza come il luogo, l’osservatore e i metodi di osservazione e raccolta possano generare molteplici interpretazioni del tempo, dei dati e della verità, mostrando inoltre come gli esseri umani abbiano impiegato strumenti in continua evoluzione per raccogliere e conservare dati astronomici – dall’osservazione visiva diretta a sofisticate tecnologie digitali. Borrowed Light è così un “viaggio tra le stelle” che invita a riflettere sulla nostra connessione con i cieli e con ciò che si trova oltre, per immaginare un futuro comune fondato su solidarietà ed empatia. Non solo un’indagine sul cosmo, ma anche un’occasione per riscoprire l’osservazione come strumento collettivo e culturale, capace di ampliare i nostri orizzonti e cambiare la percezione del mondo, che si tratti di un’eclissi solare o del più piccolo filo d’erba. Grazie alla collaborazione con Deutsche Bank per il progetto “Artist of the Year”, il MUDEC conferma ulteriormente il suo ruolo di spazio votato alla sperimentazione e ai linguaggi più innovativi, dove il pensiero e le pratiche di artisti tra i più importanti della scena contemporanea – come ad esempio La Chola Poblete, Maxwell Alexandre, Conny Maier, Zhang Xu Zhan e LuYang – hanno trovato massima espressione. Nel corso degli anni Deutsche Bank ha assegnato il premio “Artist of the Year” a Wangechi Mutu (2010), Yto Barrada (2011), Roman Ondàk (2012), Imran Qureshi (2013), Victor Man (2014), Koki Tanaka (2015), Basim Magdy (2016), Kemang Wa Lehulere (2017), Caline Aoun (2018-2019), Maxwell Alexandre, Conny Maier e Zhang Xu Zhan (biennio 2020 – 2021), Lu Yang (2022), La Chola Poblete (2023) e Rohini Devasher (2024). Per il 2025 l’“Artist of the Year” è Charmaine Poh. ![]() Rohini Devasher © Rohini Devasher Rohini DevasherNata nel 1978 a Nuova Delhi in India, Rohini Devasher mappa le complessità dell’ecologia, della cosmologia e della tecnologia lavorando con video, pittura, incisioni, disegni, installazioni e altri media. Le basi teoriche del suo lavoro attingono dalla storia della scienza, dalla filosofia, dalla narrativa speculativa e dall’eco-horror. I suoi lavori sono stati esposti di recente, tra gli altri, al Dr. Bhau Daji Lad Museum di Mumbai (mostra personale, 2024), al PalaisPopulaire di Berlino (mostra personale, 2024-25), alla Minnesota Street Project Foundation di San Francisco (mostra personale, 2024), alla Galleria Wendi Norris di San Francisco (mostra personale, 2024), alla Kunsthalle di Berna (2024), al Museum Catharijneconvent di Utrecht (2024), al Tai Kwun Contemporary di Hong Kong (2023), alla Biennale Internazionale d’Arte di Macao (2023), al Collegium Helveticum di Zurigo (2023), alla Warehouse 421 di Abu Dhabi (2023), al Rubin Museum of Art di New York (2021-2022), al Sea Art Festival di Busan (2021), all’Accademia di Belle Arti di Vienna (2021), al Kunst Leuven City Festival di Lovanio (2021), alla 14° Biennale di Sharjah degli Emirati Arabi (2019), alla Kaserne Basel (2019), al Museu d’Art Contemporani de Barcelona (2018), alla settima Biennale Internazionale di Arte Contemporanea di Mosca (2018); allo Spencer Museum of Art a Lawrence, in Kansas (2018). Nel 2023, Devasher è stata premiata con una doppia residenza al CERN (l’organizzazione europea per la ricerca nucleare) a Ginevra, in Svizzera e all’International Centre for Theoretical Sciences (ICTS-TIFR) a Bangalore, in India, nell’ambito di Connect India, una collaborazione tra Arts at CERN e lo Swiss Arts Council Pro Helvetia. Nel 2024 ha ricevuto il Pro Helvetia Co-Creation Grant, grazie al quale continuerà la sua ricerca presso entrambe le istituzioni nel 2025.Rohini Devasher ha conseguito un Bachelor of Fine Arts in pittura presso il New Delhi’s College of Art e un Master of Fine Arts in incisione della Winchester School of Art nel Regno Unito. È co-rappresentata dalle gallerie Wendi Norris di San Francisco, in California e Project 88 di Mumbai, in India. |
L’impegno di Deutsche Bank per l’arte Attraverso il suo impegno nell’arte contemporanea, Deutsche Bank ha stabilito degli standard a livello mondiale, sia con la sua collezione d’arte, una delle più importanti al mondo di opere contemporanee su carta e di fotografia, sia con il suo programma espositivo internazionale, sia con il PalaisPopulaire, il suo forum per l’arte e la cultura nel cuore di Berlino. Da molti anni la banca è presente anche in fiere d’arte selezionate come Frieze London, New York, Los Angeles e Seoul. Deutsche Bank Deutsche Bank offre servizi e prodotti di banca retail e private, corporate e transaction banking, lending, asset e wealth management, oltre che una proposta ben focalizzata di investment banking, a privati, piccole e medie imprese, grandi aziende, governi e investitori istituzionali. Deutsche Bank è banca leader in Germania, con solide radici europee e un network globale. L’Italia, dove l’istituto opera da oltre 45 anni, rappresenta il suo primo mercato UE dopo la Germania. 24 ORE Cultura 24 ORE Cultura è una società leader di mercato nella ideazione e realizzazione di mostre d’arte e progetti culturali. In 20 anni di attività ha realizzato più di 250 esposizioni in Italia e all’estero, migliaia di eventi e pubblicato oltre 2.500 titoli di volumi illustrati. Dal 2015, gestisce il MUDEC – Museo delle Culture, secondo un innovativo modello di governance pubblico privato con il Comune di Milano. INFORMAZIONI MOSTRA “Deutsche Bank Artist of the Year” 2024Borrowed Light – Rohini Devasher MUDEC – Museo delle Culture di Milano 19 settembre – 2 novembre 2025Via Tortona 56, MilanoOrari Lunedì 14.30 – 19.30Martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9.30 – 19.30Giovedì – sabato 9.30 – 22.30(ULTIMO INGRESSO UN’ORA PRIMA)Ingresso libero Sitowww.mudec.it Info Tel. 02/54917 INFORMAZIONI STAMPA Ufficio stampa mostra – ddl |arts|Alessandra de Antonellis @: elisa.fusi@ddlstudio.net | Tel. +39 339 3637.388 Elisa Fusi @: elisa.fusi@ddlstudio.net | Tel. +39 347 8086.566 Flaminia Severini @: flaminia.severini@ddlstudio.net | Tel. +39 393 3343.937 Ilaria Bolognesi @: ilaria.bolognesi@ddlstudio.net | Tel. +39 339 1287.840 Ufficio stampa 24 ORE CULTURA – GRUPPO 24 ORE Elettra Occhini @: elettra.occhini@ilsole24ore.com | Tel. +39 02 3022.3917 Ufficio stampa COMUNE DI MILANO Elena Conenna @: elenamaria.conenna@comune.milano.it Ufficio stampa Deutsche Bank Communications & CSR ItalyValerio Mancino @: valerio.mancino@db.comFederica Iaia @: federica.iaia@db.com Stella Di Capua @: stella-b.di-capua@db.comSEC Newgate – Tel. 02 6249991 Daniele Pinosa @: daniele.pinosa@secnewgate.it Chiara Andreotti @: chiara.andreotti@secnewgate.it |