
Platea | Palazzo Galeano presenta “Paperwork” La prima mostra personale di Ulyana Nevzorova a cura di Gabriella Rebello Kolandra 26 giugno – 24 agosto 2025 Opening: 26 giugno, ore 19.00 – 21.00 Platea | Palazzo Galeano presenta da giovedì 26 giugno a 24 agosto 2025 la prima mostra personale dell’artista e attivista bielorussa Ulyana Nevzorova (Minsk, 2001), dal titolo Paperwork. La mostra costituisce il secondo episodio di Nine Out Of Ten Movie Stars Make Me Cry, a cura di Gabriella Rebello Kolandra, nuova edizione del palinsesto espositivo ideato dall’associazione lodigiana. Inaugurato a marzo con la mostra Super Super di Margherita Moscardini, il programma prosegue da settembre 2025 a gennaio 2026 con le mostre degli artisti Rebeca Pak (São Paulo, Brasile, 1992), Vashish Soobah (Catania, Italia, 1994) e Marvin Gabriele Nwachukwu (Milano, Italia, 1996). |
![]() Ulyana Nevzorova, “This Poster Could Be The Reason For My Detention” October 22, 2020. Happening, video [0:56] Operator: Polina Nevzorova |
Ulyana Nevzorova è un’artista visiva e attivista nata a Minsk nel 2001, dal 2021 vive e lavora ad Amburgo, in Germania. La pratica di Nevzorova si sviluppa a partire da una riflessione profonda sulla memoria come spazio condiviso, in cui il vissuto individuale si intreccia con i traumi e le narrazioni collettive. Il suo lavoro si muove tra diversi mezzi per indagare la fragilità del ricordo, la sua deformazione nel tempo e la possibilità di una trasmissione affettiva della storia. Nel 2020, la Bielorussia è stata attraversata da un’ondata di proteste senza precedenti, scaturite dalla controversa rielezione di Aleksandr Lukashenko per il settimo mandato consecutivo e dalla violenta repressione messa in atto dal suo regime autoritario. Questo momento, pur non rovesciando il governo, ha rappresentato una svolta storica: l’emergere di un nuovo soggetto democratico collettivo, capace di ridefinire il senso di comunità e resistenza nel Paese. Paperwork nasce da una riflessione sulla memoria collettiva, la democrazia e la disobbedienza, e si ispira al saggio Solidarity of the Shaken. On the Collective Subject of the Belarusian Revolution of 2020 della filosofa Tatyana Shchyttsova (Bielorussia, 1970). Il testo analizza il movimento di protesta scaturito in Bielorussia nel 2020, indicando la nascita di un nuovo soggetto democratico collettivo. Cuore dell’opera è il concetto di “solidarietà degli scossi” coniato dal filosofo Jan Patočka (Reppublica Ceca, 1907 – 1977), qui applicato a una comunità che si risveglia nell’urgenza di cambiamento. Il titolo della mostra fa riferimento a un gesto tanto semplice quanto radicale: nel 2020, per contrastare l’incerto destino delle schede elettorali, l’opposizione bielorussa ha sviluppato un metodo di conteggio approssimativo dei voti che non andavano al regime. Si tratta di una piegatura “a fisarmonica” della carta, gesto sottile di disobbedienza civile organizzata che permette il contatto visivo con le schede anche dopo il deposito nelle urne. Tra i lavori presenti in mostra c’è un video girato dall’artista a Minsk a partire dall’agosto 2020, dal titolo 100 days of protest, che riunisce frammenti di marce e raduni nello spazio pubblico in cui i manifestanti utilizzano il canto come strumento per esprimere collettivamente le proprie voci. Il lavoro ricostruisce un paesaggio di memoria affettiva e politica, una narrazione che interseca fragilità e lotta in un momento storico segnato dalla repressione ma anche dalla forza di una comunità. L’intervento di Nevzorova si pone in dialogo con il lavoro che Margherita Moscardini ha sviluppato per lo spazio di Platea: la scultura-scala rimane come una presenza costante nello spazio durante gli interventi degli artisti del programma Nine Out Of Ten Movie Stars Make Me Cry, favorendo una lettura stratificata di tutto il palinsesto annuale. Attraverso questo confronto, la mostra non si limita a presentare un corpus di lavori, ma contribuisce ad ampliare la stratificazione di visioni che si compone nel corso dell’anno all’interno dello spazio espositivo. In questo senso, Paperwork si configura come un capitolo attivo di una narrazione più ampia, che intreccia le voci degli artisti con il contesto in cui si inseriscono. Il progetto Platea | Palazzo Galeano è realizzato grazie al sostegno della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi Onlus e alla generosità dei donatori che ne hanno condiviso attività e obiettivi. Platea | Palazzo Galeano desidera ringraziare i main partner Ferrari Giovanni Industria Casearia Spa, Grana Padano e OMMG Srl, i partner tecnici Solux Led Lighting Technology e Verspieren Broker di Assicurazione e la Galleria Gian Marco Casini. Il progetto grafico di Nine Out Of Ten Movie Stars Make Me Cry è realizzato da Carolina Incerti. |
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Ulyana Nevzorova Ulyana Nevzorova (Minsk, 2001) è un’artista visiva e attivista, nata in Bielorussia e residente ad Amburgo, in Germania. Attraverso mezzi quali l’installazione, la fotografia e il disegno, incentra la sua riceca sul tema della memoria, in particolare sulla connessione tra memoria personale e collettiva, e sull’aspetto della deformazione. Nevzorova sottolinea che l’arte è uno strumento importante di preservazione politica della memoria. La curatrice Gabriella Rebello Kolandra (Rio de Janeiro, 1993) è la curatrice del palinsesto di mostre di Platea Palazzo Galeano nel 2025. Ha scritto, partecipato e curato progetti presso SAVVY Contemporary, Berlino; Haus Der Kulturen Der Welt (HKW), Berlino; Easttopics, Budapest; Art Encounters Foundation, Timišoara; ICA Milano; Archive Milano/Berlino, tra altri. La sua tesi di laurea (Facoltà di Architettura e Urbanistica UFRJ, Rio de Janeiro, 2019) le ha conferito una borsa di studio per il biennio specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali della Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) di Milano, dove completa il suo percorso accademico nel 2022 con la tesi “Tra l’arte contemporanea e l’immaginazione politica”. Kolandra ha collaborato con Archive (Berlin/Dakar/Milan), una comunità di pratica decentralizzata, in diversi progetti tra il 2021 e il 2023 e attualmente è assistente curatrice presso Fondazione ICA Milano. “Nine Out Of Ten Movie Stars Make Me Cry” Il programma espositivo “Nine Out Of Ten Movie Stars Make Me Cry” prende il titolo da una canzone del 1972 del musicista e scrittore Caetano Veloso (1942, Bahia, Brasile), composta e registrata mentre si trovava in esilio a Londra durante la dittatura militare in Brasile. Il testo, che narra con ironia e speranza una quotidianità non scelta, conduce a una riflessione sulle relazioni tra arte e politica. Altro punto di riferimento fondamentale per leggere la direzione curatoriale del programma è il progetto di Lina Bo Bardi per la compagnia Teatro Oficina a San Paolo, Brasile che abbatte ogni barriera tra la vita e la finzione scenica, aprendosi alla strada. L’edificio diventa una grande scatola scenica che comprende la totalità dello spazio, in cui attori, spettatori e tecnici sono a contatto diretto. A partire da questa riflessione, gli artisti – Margherita Moscardini, Ulyana Nevzorova, Rebeca Pak, Vashish Soobah e Marvin Gabriele Nwachukwu – sono stati invitati a rileggere lo spazio di Platea e il suo spirito partecipativo, enfatizzando la relazione con la città per «celebrare il potenziale politico, poetico ed estetico della strada». Associazione Platea | Palazzo Galeano e.t.s. Platea | Palazzo Galeano è un’associazione culturale nata a Lodi nel 2020 con lo scopo di promuovere l’arte in tutte le sue forme sul territorio locale con una prospettiva internazionale, sviluppando forme inedite di mecenatismo rivolte ai giovani talenti creativi che prevedono il coinvolgimento di artisti affermati e gallerie d’arte di primaria importanza. L’attività dell’associazione prevede la presentazione di progetti d’arte e cultura contemporanea presso lo spazio espositivo ricavato nella facciata di Palazzo Galeano, nel centro storico di Lodi: Platea. Una vetrina sempre illuminata, visibile di giorno come di notte, inaccessibile dall’esterno. Platea deve il suo nome – che contiene un preciso intento programmatico – a una generosa concessione dell’artista Marcello Maloberti, lodigiano di nascita, che, nel fare dono all’Associazione di quello che avrebbe dovuto essere il titolo di una sua nuova performance, ha detto: “Platea è l’omaggio alla città. Il nome dello spazio sottolinea l’importanza del pubblico, disposto in una grande ‘platea’, che poi è la città di Lodi, ma anche, citando Harald Szeemann, la ‘platea’ dell’umanità. E per me, il pubblico è il mio corpo.” Il progetto si basa sul concetto di “platea”, intesa anche come modalità molto attuale di esporre, di organizzare il display, in cui l’opera si offre allo sguardo del passante che inconsapevolmente la incrocia sul suo cammino. Per questo motivo, le opere che comporranno i cicli espositivi protagonisti di Platea saranno selezionate per la loro capacità di suscitare “un incidente di sguardo”, come annunciato nel Manifesto composto dall’associazione. Nel 2023, il Sole 24 Ore segnala Platea tra i “100 Luoghi del Contemporaneo in Italia”, pubblicazione curata dal critico d’arte e divulgatore Nicolas Ballario, che traccia una mappatura dei più interessanti spazi dedicati all’arte contemporanea in Italia. Nel 2024 Platea ha dato vita al suo primo progetto editoriale, un volume curato dal collettivo genovese Palazzo Bronzo, edito in occasione del palinsesto FARE COLLETTIVO. Hanno esposto da Platea Marcello Maloberti, Vittoria Viale, Silvia Berry, Giulio Locatelli, Vittoria Mazzonis, Alberonero (Luca Boffi), Luca Trevisani, Debora Martino, Alessandro Manfrin, Maria Vittoria Cavazzana, Marco Sgarbossa, Fabio Roncato, Rä di Martino, Valerio D’Angelo, Martina Cioffi, Vittorio Zeppillo, Camilla Gurgone, Carlo Valsecchi, Mariateresa Sartori, RM, MRZB, Hardchitepture, Palazzo Bronzo, Marco De Sanctis, Margherita Moscardini. Hanno curato mostre e progetti per Platea Francesca Grossi, Gaspare Luigi Marcone, Giulia Menegale, Benedetta Monti e Niccolò Giacomazzi, Carlo Orsini, Palazzo Bronzo, Bianca Basile e Arianna Pace, Stefano Comensoli e Nicolò Colciago. Governance Claudia Ferrari, Presidente; Laura Ferrari, Vicepresidente; Luca Bucci, Progettista; Lorenzo Bucci, Social Media Manager; Gianluigi Corsi, Tesoriere. Main partner: Ferrari Giovanni Industria Casearia Spa e Grana Padano; In-kind partner: Solux Led Lighting Technology; Verspieren Broker di Assicurazione. Platea | Palazzo Galeano Corso Umberto I, 50 – 26900, Lodi Website: www.platea.gallery | Instagram: platea_palazzogaleano | Contatti: info@platea.gallery |